CHITARRE… ELETTRICHE AMERICANE E ACUSTICHE NAPOLETANE.
Beh, sapete, allora non c’era Internet, le notizie e la musica non viaggiavano così veloci come adesso. Ora chi suona, se vuole, si può fare il suo bel pezzo, magari senza nemmeno saper veramente suonare (tanto ci pensa il computer), poi ti trasforma il tutto in MP3, lo mette in rete ed anche in culo al mondo se lo possono ascoltare.
Allora non era ancora così, la musica viaggiava solo su vinile, te la dovevi conquistare; CD Now non era nemmeno un sogno, dovevi girare tutti i vari negozi specializzati della penisola per trovare quello che cercavi, e spesso non bastava, dovevi aspettare la vacanza all’estero nei paesi giusti o l’amico fidato che viaggiava spesso e ti trovava qualcosa di buono. No, non sto parlando di periodi ante-guerra, erano i primi anni’70, me li ricordo bene quei periodi sempre alla ricerca di quello che non riuscivi a trovare. Oddio, pensandoci bene in tutti questi anni la cosa non è poi cambiata moltissimo, anche se i negozi sono un po’ più forniti, la vera svolta l’ha data internet.
E mi ricordo benissimo di quando, nel 1972, cominciai a leggere nelle varie riviste specializzate che era uscito un disco dall’impegnativo titolo "Nuggets: Original Artyfacts from the First Psychedelic Era: 1965-1968". Si trattava di una raccolta di gruppi americani della metà degli anni ’60, influenzati dall’invasione del suono britannico di Rolling Stones, Beatles, Kinks, Them, Animals e così via che aveva furoreggiato negli USA appunto nei primi anni ’60. La cosa mi sembrava interessante. Ci volle qualche mese, ma alla fine, durante un viaggio nella capitale, riuscii a mettere le mani sul doppio vinile e… ragazzi, la mia vita non è più stata la stessa. Quello non era un semplice disco, era un calderone in ebollizione, era una bomba ad orologeria pronta ad esplodere appena la puntina toccava i primi solchi. Quello era il suono che avrei voluto sempre sentire e che mai, fino ad allora, pensavo qualcuno avesse mai fatto. Un suono duro ma con un’occhio sempre alla melodia, sporco e melodico, con massicce dosi di chitarre "fuzz", con un grosso debito, sì, al suono inglese dell’epoca ma filtrato con gusto tipicamente americano. Era incredibile che gruppi come 13Th Floor Elevators, Standells, Chocolate Watchband, Shadows of Knight fossero rimasti praticamente sconosciuti fino ad allora. Da lì in poi mi buttai a capofitto in quel suono, fortunatamente da li’ a poco tutti questi gruppi godettero di ristampe varie (grazie Rhino, grazie Edsel) e così riuscii a riscoprire questo periodo rimasto sepolto per quasi un decennio.
Tutti questi gruppi erano formati da giovanissimi alle prime armi, che animati dallo spirito di ribellione che cominciava a serpeggiare in quegli anni, si riunivano nelle cantine a suonare la "loro" musica, influenzata sì dai suoni in voga in quel periodo, ma rielaborata con attitudine "punk" (anche se allora questa parola non era ancora conosciuta), mischiando appunto spirito ribelle, politica, scoperta di un nuovo modo di vedere il sesso e molto altro. Tutto si riversava in quei magnifici pezzi. A posteriori questo filone verrà bollato come "garage punk". Fatto sta che le cantine pullulavano di tutti questi gruppi, ma la loro fama, se tale la si poteva definire, era limitata alla loro zona di azione, alcuni personaggi assurgeranno a fama locale per poi risparire nell’anonimato, altri, più fortunati e forse anche più dotati spiccheranno il volo verso la fama (vedi John Fogerty, Ted Nugent, Al Kooper e così via).
Beh, direte, ma perché questo ce la mena così? Semplice, perché per chi allora non c’era, non sapeva o non poteva, adesso la Rhino ha provveduto alla ristampa in Cd di detto disco; non solo ma le 27 canzoni della versione originale, sono adesso diventate 118, ed ai quattro CD racchiusi in un cofanetto dai colori molto psichedelici è accluso un prezioso libretto di un centinaio di pagine con esaurienti note sul fenomeno e su tutti i gruppi. E se il prezzo a cui è venduto in Italia vi sembra troppo alto (e avete ragione) adesso c’è internet, e con un colpo di mouse si può ordinare a molto meno in uno qualsiasi dei molti negozi virtuali. Non avete proprio più scuse.
E internet non c’era nemmeno quando è nata la canzone napoletana, eppure tante bellissime melodie sono riuscite non solo ad arrivare fino a noi, ma addirittura a farsi conoscere in tutto il mondo. Oltre agli specialisti del genere tutti i maggiori cantanti passati e presenti si sono prima o poi cimentati con qualche pezzo della tradizione napoletana, da Elvis a Sinatra, da Pavarotti a Modugno la lista sarebbe chilometrica. Spesso però le originali melodie sono state trasformate, storpiate ed imbolsite da gorgheggi ed orchestrazioni varie, rendendole invise ad un pubblico non sempre capace di distinguere il bello dal brutto.
Per rimettere le cose a posto niente di meglio allora che recuperare i dodici CD di "NAPOLETANA" di Roberto Murolo, che, come recita il sottotilo è una "Antologia della Canzone Partenopea" dal 1200 ai giorni nostri. Non abbiate timore, niente suoni inutili o gorgheggi vari, niente orchestre o mandolini strappalacrime: solo una chitarra e la splendida voce asciutta del grande Murolo che restituisce dignità a tanti grandissimi pezzi, tanto da farci finalmente rinnamorare di tante di queste immortali canzoni. E se anche qui vi spaventa l’acquisto di ben 12 CD, niente paura: sono disponibili presso il Circolo Sing Sing.
Ed in realtà questo salto di palo in frasca, dalle cantine americane ai fondi napoletani è un po’ dovuto anche a questo fatto. Infatti detti CD sono stati acquistati dietro mie pressanti insistenze, perciò non mi fate fare figurucce: andate ed ascoltate, lasciate perdere San Remo e schifezze varie, non rimarrete delusi.
E visto che adesso internet c’è anche io ho il mio bell’indirizzo elettronico (izimbra@singsing.org), perciò fatevi vivi, mandatemi le vostre impressioni, le vostre offese, fatemi sapere i vostri gusti, ma scrivete, qualsiasi cosa vogliate. Tra poco, poi, se guardate durante le vostre "navigazioni" sugli ospiti del sito del Sing Sing, troverete anche il mio sito con sorprese varie. Vi aspetto. Ciao.
I ZIMBRA